venerdì, agosto 08, 2008

 

“2002" di Max Capa (2 - autori sommersi degli anni ’70)

"2002" di Max Capa è forse la più interessante tra le strisce sommerse degli anni '70. Di certo la più originale e bizzarra quanto al disegno. I personaggi sono talvolta stilizzati come le statue dell'isola di Pasqua, altre volte con forme geometriche ugualmente antiche (in un'intervista l'autore rivela che è sempre stato un appassionato degli "enigmi" del Machu Picchu). Si piegano, si deformano, hanno piedi enormi in stile classico comic strip. Potrebbe essere un fumetto arrivato con un disco volante tanto tempo fa. E in effetti gioca a viaggiare nel futuro. Scritto e inchiostrato nel 1974, prende la mira su un possibile 2002 infestato da una burocrazia ancora più illogica e allucinante. Il guaio per noi sopravissuti a quell'anno è che tutto è rimasto attuale e surreale.





Maximilian Capa (Nino Armando Ceretti), è considerato uno dei padri del fumetto underground italiano. Come tanti altri talenti che non potevano piegarsi alle logiche commerciali e ristrette della scena italiana, alla fine
degli anni '70 è emigrato in Francia.
Il suo giornale di bordo è un folle e divertente rotolone blog, con testi e disegni impensabili.

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